L’impresa più difficile dell’essere genitori è lasciare che le nostre speranze per i figli abbiano la meglio sulle nostre paure. (Ellen Godman)

Se Natalia Ginzurbg ci insegna che una famiglia è anche, forse soprattutto, fatta di voci che si intrecciano, è un linguaggio comprensibile solo a chi lo pratica, una rete di ricordi e richiami; per altri la parola famiglia non evoca una costruzione relazionale di affetti e progetti, ma coincide solo con l’immagine di un uomo e di una donna sposati, monogami, eterosessuali e fertili. Tutto ciò’ che sta fuori da questo modello viene, implicitamente o esplicitamente, delegittimato ( cfr. Vittorio Lingiardi “La famiglia è culturale'” ,il sole 24 ore,6 marzo 2016)

Il consulto familiare può riguardare tutti i tipi di famiglie in un’ottica di pluralità di modelli e di vissuti affettivi, famiglie nucleari, monoparentali, allargate, ricostituite, genitori gay e lesbiche, transgender, bisessuali o loro familiari.

La genitorialità rappresenta una funzione assai complessa che ha in sé aspetti individuali e aspetti di coppia, legati alla modalità relazionale che i partner insieme attuano in questo compito. Questa complessità spiega come la genitorialità produca significativi cambiamenti individuali e relazionali che saranno presenti ed in continua evoluzione lungo tutto il resto del ciclo di vita dei membri della famiglia. Non si può essere genitori sempre allo stesso modo perché sarà necessario assolvere impegni differenti e adottare modalità comunicative e interattive diverse secondo l’età dei figli. Tutto ciò implica, quindi, la capacità dinamica di “rivisitare” continuamente il proprio stile educativo, affrontando in modo funzionale i cambiamenti che la vita può portare. E’ facilmente comprensibile come il passaggio alla genitorialità sia una fase normativa nel ciclo vitale degli individui. La nuova nascita modifica le relazioni nell’ambito della famiglia nucleare e allargata; è l’inizio di una nuova storia generazionale. La nascita del primo figlio segna la transizione da coppia di coniugi a triade familiare esarà la riuscita o il fallimento di questo passaggio a condizionare fortemente (ma non necessariamente per sempre) l’evoluzione del ruolo di genitore.

Nelle famiglie che si trovano ad affrontare particolari problematiche legate alla crescita dei figli, il sostegno alla genitorialità rappresenta un importante fattore protettivo sia per la crescita “sana” dei figli, sia per garantire di poter svolgere il ruolo parentale con serenità. Gli interventi alla genitorialità hanno lo scopo di esplorare e mobilitare le risorse che la famiglia possiede, ma che spesso non utilizza o pensa di non avere, a causa del momento stressante che sta attraversando.

In particolare la Terapia Familiare ha lo scopo di ristrutturare profondamente l’organizzazione interna della famiglia. Una famiglia che “non funziona” è quella che ha stereotipato il suo modo di interagire, che non riesce a cambiare in vista delle nuove esigenze dei suoi membri. Il terapeuta aiuta il sistema ad affrontare e superare gli “intoppi” evolutivi partendo sempre dalle risorse presenti nel sistema.